Se alcuni stati europei non vogliono i profughi, l’Italia rimandi a casa i loro immigrati che stanno da noi

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Troppo comoda la solidarietà a senso unico, a destra si dica una cosa originale ogni tanto… ospitiamo 1.181.400 romeni, 149.434 moldavi, 97.566 polacchi, 54.932 bulgari, 6.840 ungheresi, 5.561 slovacchi e ora fanno i razzisti? Fuori dai coglioni.

Saremo sintetici, a differenza di chi da una parte cavalca ogni giorno la retorica xenofoba e dall’altra di chi si appella a un’Europa cinica e egoista che accoglie solo chi può sfruttare a basso costo.
L’Italia, Grecia e Malta hanno chiesto da tempo che l’Europa si faccia carico del dramma dei profughi che fuggono da guerre e povertà: si tratta di qualche decina di migliaia di esseri umani che potrebbero essere facilmente assorbiti dai 27 Paesi della Ue, senza alcun sommovimento interno.

A fronte di tale ragionevole proposta si è scatenato l’inferno, tra chi si tira vigliaccamente indietro, chi vuole discutere sulle quote, chi accampa scuse ridicole, chi cambia idea ogni 24 ore. Basterebbe questo comportamento per chiudere con quest’Europa da Tso per non usare termini più volgari. In tale letamaio il governo italiano non trova la quadra, dimostrando di non avere argomenti persuasivi e adeguati.

A differenza della becerodestra che sa solo dire stronzate, dopo essere passata dall’affogamento dei profughi ai bombardamenti degli scafisti, dal blocco navale al rischio di scatenare una guerra con la Libia, il nostro suggerimento è un altro. E ha una sua logica e forza persuasiva.

Chi sono i paesi che ostacolano la ripartizione?

A detta degli osservatori sono molti Paesi dell’Est europeo, oltre alle ondivaghe grandi potenze continentali. Sono in buona parte le stesse che, grazie alla libera circolazione garantita dalla Ue, ci hanno piazzato quasi due milioni di loro connazionali, spesso senza arte nè parte, talvolta anche criminali. Cittadini europei che abbiamo accolto con spirito di solidarietà e che ora vivono nel nostro paese.

Qualche cifra aggiornata rende l’idea: Romania 1.181.400, Moldavia 149.434, Polonia 97.566, Bulgaria 54.932, Ungheria 6.840, Bielorussi 8.177, Cecoslovacchi 5.561. E ora questi stessi Paesi si rifiutano di accogliere mille/duemila profughi arrivati in Italia? E’ questo il loro modo di concepire la solidarietà? A senso unico?

E allora lo Stato italiano abbia le palle di prendere la parola a Bruxelles e di intimare: “O fate la vostra parte o da domani fuori dai coglioni i vostri connazionali, così imparate a stare al mondo”.
State certi che i loro governi a quel punto diventerebbero più ragionevoli, piuttosto che ritrovarsi sommersi da loro connazionali di ritorno. Tranquilli che la forma si trova. In caso contrario si procede: tanti profughi reali accogliamo, altrettanti “ospiti europei” se ne tornano a casa.

Abbiamo un margine tale che se ne raddrizzano di schiene di governi furbetti.
Altro che stare a pietire, concordare e mediare: di fronte a certi egoismi valgono solo le mazzate.
E la capacità di fare male.

Fonte

 

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