Intervista virtuale a Giorgio Napolitano: domande scomode per risposte difficili

LA PRIMA DOMANDA CHE FAREI ALL’EGREGIO EX PRESIDENTE NAPOLITANO, È LA SEGUENTE: in tutta coscienza, onestà intellettuale e rispetto dovuto agli italiani, Lei ritiene di aver sempre onorato il suo mandato presidenziale, rispettando e facendo rispettare alla lettera la Costituzione italiana a tutti, governi di turno compresi, al punto da meritare questa lauta pensione?

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Napolitano 50.000 euro al mese di pensione d’oro in Costituzione!

A PROPOSITO DEI RISULTATI REFERENDARI

Esempio di qualche risultato referendario ignorato dal governo di turno: i cittadini decretarono lo “Stop alla Rai pubblica”, ma Lei non era ancora Presidente. Mentre nel 2011, Lei lo era Presidente della Repubblica e “non si è accorto” che la sovranità popolare ha decretato lo “stop all’acqua privatizzata”.

La Corte Costituzionale dichiarò inammissibile l’articolo 4 del decreto legge 138 del 2011 con il quale il governo Berlusconi aveva aggirato il risultato referendario. Il governo in carica ha disatteso l’Art.136 della Costituzione che recita così: Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Domanda: in qualità di ex Custode della Costituzione italiana, non Le sembra di aver ignorato i diritti costituzionali dei cittadini, invece di pretendere da chi di competenza, il rispetto del suddetto Art.136 e la volontà della sovranità popolare?

UNA DELLE QUESTIONI CHE DISCRIMINANO GLI ITALIANI, RIGUARDA LE PENSIONI D’ORO

Prima di trattare questo tema, è opportuno sapere che la Costituzione prevede quanto segue: Art. 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Chiarito questo, appare evidente che non possono esistere regole diverse, per i comuni cittadini e per esponenti della cosiddetta “casta” politico-istituzionale. Inoltre appare anche paradossale, e forse anticostituzionale, che si possa istituzionalizzare una pensione di 50.000 euro al mese.

Se per i comuni cittadini, l’ammontare della pensione pubblica dipende dalla quantità dei contributi versati e per quanti anni, è palese che l’applicazione di una norma privilegiata, “riservata a pochi eletti”,  è del tutto contraria ai principi costituzionali che sanciscono: “La legge è uguale per tutti”.  Domanda: in qualità di ex Custode della Costituzione italiana, perché, in tema di pensioni, non ha provveduto a richiamare chi di competenza al rispetto dei suddetti principi costituzionali?

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

L’Art. 85 della Costituzione prevede: Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni. Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Quindi, appare chiaro che alla scadenza del suo mandato, la Costituzione non contempla la possibile rielezione del presidente uscente, ma l’elezione di un nuovo presidente. Domanda: in qualità di ex Custode della Costituzione italiana, in riferimento a quanto previsto dal suddetto Art. 85, in base a quale norma costituzionale Lei è stato rieletto, invece di eleggere un nuovo presidente?

Concludo  con un’ultima domanda, ma prima voglio ricordare l’Art. 54 della Costituzione, che recita così: Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. Domanda: in tanti anni da Presidente della Repubblica, Lei ritiene di aver sempre onorato al meglio i suoi obblighi costituzionali ed operato e/o promosso, scelte politiche volte a fare esclusivamente gli interessi del Paese?

Enzo Mellano

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