ITALIANI SEMPRE PIÙ CHIUSI VERSO I MIGRANTI. SOLO IL 17% FAVOREVOLE AGLI AIUTI

 

Solo il 17% ritiene giusto aiutare i profughi. La diffidenza generale non risparmia nemmeno le Ong: il 71% ha poca o nessuna fiducia in esse.

Italiani sempre più chiusi

Il 2017 è stato un anno di forte chiusura nei confronti dell’immigrazione. Secondo il sondaggio condotto da Swg per Legacoopsociali presentato oggi a Roma in occasione del Congresso nazionale, gli italiani vivono una crescente diffidenza nei confronti degli immigrati. Una tendenza che, negli ultimi vent’anni, non era mai stata così accentuata. Il 65% degli intervistati si dichiara ‘chiuso’ rispetto alla questione immigrazione. Nel 2003 il 60% degli italiani si diceva favorevole ai flussi immigratori nel nostro Paese. Ma non bisogna andare molto indietro negli anni per accorgersi dell’aumento della sfiducia in merito a nuovi arrivi di migranti in Italia. 

Il dato è in forte aumento anche solo rispetto al 2015. Il 29% degli italiani pensa sarebbe necessario respingere il maggior numero possibile di immigrati, mentre appena due anni prima soltanto il 24% degli intervistati era dello stesso avviso. Stabile, invece, la percentuale di chi ritiene debba essere accolto solo chi fugge dalla guerra ma respinto chi scappa dalla povertà (36% contro il 37% della rilevazione del 2015). La sfiducia generale per l’immigrazione non risparmia nemmeno le Ong. Il 71% degli intervistati ha poca o nessuna fiducia in esse, mentre il dato cresce nel caso delle Ong che si occupano di aiutare i migranti: il 75% nutre poca o nessuna fiducia nei loro confronti. Secondo il 45% degli italiani è giusto aiutare i profughi, a patto che tali attività siano limitate, mentre per il 29% è sbagliato aiutare chi è irregolare. Solo il 17% ritiene giusto un aiuto incondizionato. 

Gli immigrati di origine indiana e bengalese sono i più graditi: il 41% degli italiani li ritiene ‘simpatici’. A seguire centroafricani e sudafricani, con il 36% e musulmani (32%). L’etnia meno accettata è quella rom e sinti, gradita solo al 16% degli intervistati. Nei rapporti di vicinato si nota una discriminazione solo rispetto all’etnia e non anche di tipo religioso, sessuale o economica. Il 69% del campione riterrebbe accettabile avere dei vicini di casa ebrei, omosessuali o in difficoltà economiche. La discriminazione, anche in questo caso, è però forte per le persone di etnia rom: ben il 58% considera inaccettabile essere loro vicini. Il 60% ritiene del tutto inaccettabile che i propri figli facciano coppia con una persona di origine rom, mentre il 41% non vedrebbe di buon occhio una relazione con una persona musulmana. Secondo la maggioranza degli intervistati, tuttavia, gli atteggiamenti razzisti restano da condannare. Le discriminazioni nei confronti di etnie, religioni e orientamenti sessuali non sono mai accettabili per il 45% degli italiani, mentre il 23% crede che si debba valutare caso per caso. 

Da Redattore Sociale15 novembre 2017

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Inoltre, non richiede né percepisce contributi pubblici per l’editoria. Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
error

Segui Faro Network sui social