Rassegna Stampa

“Vivremo in Eurafrica, unica maxi regione del pianeta”. Gad Lerner vuole la resa all’invasione

Il giornalista del Fatto Quotidiano promuove la solita politica dei “porti aperti” e avverte il governo: “Dobbiamo abituarci a vivere in Eurafrica”

Borseggiatrici rom sempre più agguerrite: per rubare indisturbate in metro si portano la scorta di violenti

Le borseggiatrici rom più agguerrite e operative alzano il tiro: ora per mettere a segno i furti nella metro milanese si avvalgono della scorta. Dopo la bufera mediatica che le ha travolte, con il solo appoggio del consiglieri dem a Palazzo Marino – solerti nel difendere furti e privacy delle ladre in azione –, una volta smascherate dai cittadini chiamati ad affrontare minaccia criminale e colpi inferti con il “fai da te” della denuncia video, incassata la controffensiva che poteva limitarne movimenti e borseggi – o quanto meno denunciarli pubblicamente – tornano all’attacco: e si blindano con ragazzini e uomini “violenti” che le proteggono e ne blindano i colpi.

Borseggiatrici rom in azione con la scorta

La denuncia trova spazio su Libero quotidiano, che nell’edizione in edicola oggi rilancia gli ultimi aggiornamenti dal fronte criminale che arrivano dalle pagine social di Milanobelladadio, direttamente da Matthia Pezzoni: «Un ragazzo milanese – spiega il quotidiano – che nel tempo libero fa il presidente del comitato Sicurezza per Milano. È uno di quei cittadini, cioè, che bazzica metro e tram, mezzanini e scale mobili della Rossa o della Verde, o di quel che capita, per filmare i tanti borseggi che, ogni giorno, avvengono in città». E che sulla vexata quaestio ha precisato: «È sempre più pericoloso fermare le borseggiatrici mentre derubano i turisti e i passeggeri».

La denuncia mediatica dei mesi scorsi le ha costrette a “blindare” i furti

E più pericoloso che mai è diventato provare a reagire e ad arginare l’onda d’urto delle borseggiatrici rom da quando la loro macchina criminale si è inceppata di fronte alla levata di scusi delle vittime. Le denunce e le campagne social hanno indotto le ladre a rivedere il modus operandi ormai platealmente sbugiardato sulla piazza mediatica. Una controffensiva lanciata dalle vittime che, dalle chat social all’organizzazione di comitati di cittadini, hanno rivendicato il diritto a difendersi e il dovere di smascherare.

Borseggiatrici rom, chi si oppone o denuncia i loro blitz se la deve vedere con uomini violenti

La contromossa le ha destabilizzate, costrette a ri-organizzarsi, indotte a compiere “il salto di qualità”. E così ecco che, dopo anni di spedizioni e colpi messi a segno indisturbate su metro e bus del servizio pubblico, le borseggiatrici rom si adeguano ai tempi e blindano tattiche e blitz. Non a caso, racconta sempre libero, «il 23 aprile di quest’anno Matthia se l’è vista brutta: lo hanno accerchiato, lo hanno aggredito, lo hanno colpito con un pugno sul volto. Erano in quattro. «Oramai», prosegue, «queste donne girano con uomini, ma anche con ragazzini, armati: che le proteggono e che, se provi a fermarle, sono pronti ad aggredirle, esattamente come è capitato a me».

L’ultimo caso di un uomo minacciato con un cacciavite alla pancia

E a riprova della nuova “strategia” criminale messa in campo non c’è solo quanto accaduto a Matthia. «Negli ultimi due mesi – prosegue il racconto di Libero – altri due ragazzi hanno subito lo stesso identico trattamento. E un quarto, recentemente, è stato minacciato da un uomo, che gli ha pure puntato un cacciavite alla pancia, mentre tentava di sventare l’ennesimo furto»…

di Lorenza Mariani – 24 Settembre 2023

Codice della strada, la stretta: 2.600 euro di multa e -10 punti per chi è al cellulare

Importanti novità sul nuovo Codice della Strada approvato in Cdm: dalle sanzioni alle pene, ecco cosa cambia

“Record di fallimenti”. L’Europa distrugge le imprese. L’allarme nei dati Eurostat: “Situazione tragica”.

L’Europa è un colabrodo. Al di là delle considerazioni ideologiche (quelle contrarie all’Ue sono sempre prontamente censurare dal Sistema), arrivano sempre i numeri a fotografare la realtà delle cose. L’Ue è in mutande, non esiste espressione più fine per definire il concetto. Bruxelles è un giogo che affama gli Stati e li riduce all’osso, spolpandoli centimetro dopo centimetro della propria sovranità. La dimostrazione plastica dei fallimenti la offre Eurostat: è record di fallimenti delle imprese nell’Unione europea. Nel secondo trimestre dell’anno, si è infatti verificato un aumento dell’8,4%, ai massimi da quando è iniziata la raccolta dei dati nel 2015 da parte dell’ufficio europeo di statistica. Nell’eurozona i fallimenti aziendali sono aumentati del 9%, solo in Italia del 2,9%. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le folli leggi che regolano il Sistema Ue, le politiche liberticide e suicide perpetrate con il Covid, le scelte disastrose sulla gestione della guerra in Ucraina, sono solo alcune delle cause che hanno generato il crack. A non funzionare è l’Europa in sé, un sistema malato che danneggia gli Stati, soprattutto l’Italia. Il trend attuale dei fallimenti delle imprese risulta in crescita ormai da sei semestri nei 27 Paesi dell’area dell’Euro. La nota ancora più drammatica è che, stando sempre ai dati Eurostat ripresi da LaStampa, i fallimenti aumentano in tutti i settori, a partire dai servizi di alloggio e ristorazione (+23,9%), dai trasporti e magazzinaggio (+15,2%) e da istruzione, sanità e attività sociali (+10,1%). (Continua a leggere dopo la foto)
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epa07690175 (FILE) – Christine Lagarde, Managing Director and Chairman of the International Monetary Fund, gestures during a press conference in Kuala Lumpur, Malaysia, 24 June 2019 (reissued 02 July 2019). Reports on 02 July 2019 state the European Union leaders at their summit in Brussels agreed for Christine Lagarde as candidate for President of the European Central Bank. EPA/FAZRY ISMAIL

Rispetto al quarto trimestre del 2019, segnala ancora Eurostat, quello cioè precedente alla pandemia, i maggiori fallimenti delle imprese dell’Ue si sono registrati nei servizi di alloggio e ristorazione (+82,5%). Ed è facile intuire perché. Le scelte politiche “legate” al Covid, con lockdown e Green pass (che poi si sono rivelato inutili e dannosi anche da un punto di vista sanitario) hanno mandato gambe all’aria milioni di ristoranti e servizi del food in tutta Europa. Tra i singoli Paesi, l’Ungheria registra un aumento particolarmente intenso dei fallimenti, con un balzo del 40,8%. Rialzi sensibili si segnalano anche in Estonia (+24,6%). Tra i grandi Paesi, non sono disponibili i dati della Germania… In Francia anche, invece, i fallimenti sono tanti, in crescita del 4,6%.

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di Gabriele Angelini – 19 Agosto 2023

Coldiretti lancia l’allarme sull’agricoltura: “L’Ue cambi passo, Timmermans ci ha distrutti”

Coldiretti lancia l’allarme: l’agricoltura è stata distrutta nel periodo in cui il commissario era Frans Timmermans, oggi candidato alle elezioni olandesi e fautore di quel “green deal” che ha prodotto solo danni al settore agricolo. L’associazione esce allo scoperto con una dichiarazione forte e significativa del suo presidente, Ettore Prandini, nella quale auspica un cambio di passo dell’Unione Europea.

Gli artigli della UE anche sulla RAI: ‘serve una riforma’

BRUXELLES – “La Commissione è consapevole dei rischi di interferenza politica che incidono sull’indipendenza dei media del servizio pubblico in Italia“. Lo scrive il commissario Ue per il Mercato unico Thierry Breton in risposta a un’interrogazione firmata da 15 eurodeputati, tra i quali dieci del Pd.

Breton evidenzia la mancanza di “sviluppi” nel quadro normativo della Rai “malgrado l’esigenza, menzionata nella relazione” Ue “sullo Stato di diritto 2022 e nell’Osservatorio del pluralismo dei media 2023 di una riforma che permetta alla Rai di resistere meglio ai rischi di influenze politiche e dipendenza finanziaria nei confronti del governo”.

ImolaOggi – 3 Agosto 2023

“Stop ai furbetti dell’età”. Stretta del governo sui migranti finti minorenni

Governo al lavoro per cambiare l’attuale legge difesa dalla sinistra. In arrivo criteri più stringenti per arginare il fenomeno dei migranti falsi minorenni. Kelany (Fdi): “L’autocertificazione è insufficiente. Servono procedure più precise”

Meloni: «Il Superbonus è costato 140 miliardi, è servito solo alla campagna elettorale di Conte»

Dopo la Schlein, ora anche Prodi getta fango sull’Italia

L’ex presidente del Consiglio torna ad attaccare l’esecutivo Meloni e promuove la ricetta giallo-rossa

Le critiche aspre al governo Meloni: dal niet sul salario minimo alla prossima legge di Bilancio. Gli attacchi diretti al leader del Carroccio, Matteo Salvini, reo di aver criticato l’operato europeo del commissario Paolo Gentiloni. E infine un attacco velato al nuovo corso del Partito democratico, vicino alla Ztl e lontano dalle istanze periferiche. L’ex premier e leader de L’UlivoRomando Prodi, torna a fare il professore.

Prodi si scaglia contro il governo

Il primo ad essere bacchettato è ovviamente il governo di centrodestra. Il modus operandi di Prodi è sempre lo stesso: criticare un provvedimento specifico per bocciare l’intero operato dell’esecutivo. Il refrain, più volte utilizzato in passato, oggi viene scandito perfettamente in un’intervista a La Stampa. L’attacco del professore viaggia su due binari: salario minimo da una parte e legge di Bilancio dall’altra. I 9 euro lordi all’ora su cui punta l’ammucchiata rossa, dem da un lato e grillini dall’altro, è diventato l’ultimo cavallo di battaglia della sinistra. Il niet di Giorgia Meloni, che ha contemporaneamente deciso di affidare il compito al Cnel, non convince Romano Prodi.

Svelato il bluff sul salario minimo I tecnici del Cnel: “Impossibile definire il livello giusto”

La critica del professore bolognese, però, non ha il senso della misura.“Se noi non garantiamo sei euro netti all’ora a chi lavoro – sentenzia Prodi – perché questo sono i 9 euro lordi, siamo un Paese che deve vergognarsi”. Il “no” del governo Meloni sulla battaglia della sinistra non è permesso. Le perplessità sul salario minimo, dall’indebolimento della contrattazione collettiva al possibile aumento del lavoro irregolare, non sono accettabili. La logica dell’ex premier non ammette sfumature: il salario minimo legale va concesso a qualsiasi costo.

“Più danni che benefici”. Calderone smaschera le opposizioni sul salario minimo

Lo stesso identico discorso vale, per motivi differenti, sulla prossima legge di Bilancio. Qualsiasi critica all’operato dell’Unione europea e ogni singolo dubbio sulla riforma del Patto di stabilità vanno nel dimenticatoio. Le dichiarazioni del vicepremier Salvini nei confronti del commissario Gentiloni sono inammissibili. La logica di Prodi è una sola: l’Unione europea è intoccabile.“Il leader della Lega – spiega Prodi – strumentalizza a uso politico qualsiasi cosa gli sembra possa essere gradita al palato di chi deve ingoiare le sue parole”. Le sue dichiarazioni sono bollate come “un’uscita di copertura”. La colpa, ovviamente, non è di Gentiloni. “Un commissario – si difende l’ex premier – non è un prezzolato del governo, deve essere un vero arbitrp e come tale si sta comportando”.

La critica alla sinistra Ztl

Insomma, la solita retorica anti-governativa firmata Romano Prodi. Con una piccola novità: anche la sinistra non è esente da colpe e omissioni. Le politiche massimaliste di Schlein e soci si scontrano con la cosiddetta “sinistra Ztl”, una realtà riconosciuta dallo stesso Prodi.“Attenzione – bacchetta Prodi – la sinistra non ha saputo unire le due Italie. Faccio un esempio emiliano: il Pd domina fino a 4 chilometri della via Emilia ma perde città ricchissime come Carpi e Mirandola”. Il cosiddetto muro della Ztl: Elly Schlein e soci da una parte, periferia e lavoratori dall’altra.

William Zanellato – 8 Settembre 2023

Governo: accelerare espulsione di migranti violenti

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