Alfano: Cooperazione allo Sviluppo – Incontro con reti italiane di organizzazioni della società civile

Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha incontrato oggi alla Farnesina i rappresentanti di AOI, CINI e Link2007, le tre maggiori reti italiane di organizzazioni della società civile che operano nel settore della cooperazione allo sviluppo.

Alfano Cooperazione

I loro rappresentanti – e le principali delle loro associate – sono attivamente coinvolti nel Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS) e nei quattro gruppi di lavoro istituiti in seno allo stesso. “Il CNCS è una importante innovazione introdotta dalla legge 125/2014 – ha commentato il ministro Alfano – che ha dotato il mondo della cooperazione italiana di una sorta di “parlamento della cooperazione” in linea con una delle finalità guida della nuova cooperazione allo sviluppo, cioè la promozione, l’educazione, la sensibilizzazione e la partecipazione di tutti i cittadini alla solidarietà internazionale, alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile”.

Alfano ha sottolineato che “la cooperazione allo sviluppo è una priorità del Governo e uno strumento strategico per la prevenzione dei conflitti, il consolidamento delle istituzioni democratiche e il rafforzamento dei processi di stabilizzazione”. “Per questo – ha proseguito il ministro – l’Italia ha dedicato alla cooperazione risorse crescenti nelle ultime leggi di Bilancio. Per il 2017 sono stati stanziati 393 milioni di euro, 120 milioni in più rispetto all’anno precedente, a cui si aggiungono 40 milioni sul fondo IGRUE (La Pergola). Le risorse sono state incrementate anche nella delibera sulle missioni internazionali, fino a110 milioni, rispetto ai 90 milioni del decreto missioni 2016”.

Con la firma del decreto sul Fondo Africa – ha inoltre ricordato il titolare della Farnesina – vengono messi a disposizione 200 milioni di euro per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d’importanza prioritaria per le rotte migratorie”. “Insieme ai Paesi interessati individueremo iniziative volte al rafforzamento della nostra frontiera esterna cercando una sintesi tra i principi di solidarietà e sicurezza. Queste iniziative potranno essere realizzate direttamente dal MAECI o attraverso altre amministrazioni nonché con organizzazioni della società civile” ha concluso il ministro Alfano.

Fonte – 8 febbraio 2017

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