L’Aifa ci dà ragione sul farmaco che induce i bambini al suicidio: Lorenzin sveglia!

La paroxetina NON deve essere somministrata ai bambini. L’Agenzia italiana del farmaco esce allo scoperto e in una nota dà ragione al gruppo Efdd – MoVimento 5 Stelle che nel 2015 aveva lanciato l’allarme su un potente antidepressivo a base di Paroxetina, prescritto da migliaia di medici in Italia e in tutta Europa, che induce al suicidio e all’aggressività.

L'Aifa ci dà ragione

Tutti quelli che ci hanno accusato di fare disinformazione e allarmismo dovrebbero chiedere scusa a noi e a tutte le famiglie vittime di questa truffa. Nel 2015 avevamo pubblicato sul blog i risultati della ricerca di una delle più autorevoli riviste mediche al mondo – il British Medical Journal – che in uno studio aveva dimostrato scientificamente l’inefficacia e il danno arrecato da questo farmaco nella fascia dei minori.

L’Aifa richiama oggi l’attenzione dei medici prescrittori sull’utilizzo dei medicinali antidepressivi ed in particolare sulla pericolosità in bambini ed adolescenti: la paroxetina – si legge nella nota – non deve essere usata per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età per mancanza di significativi dati di efficacia a fronte di un aumentato rischio di comportamento suicidario e atteggiamento ostile“. Dopo la nostra denuncia era stato aperto un Tavolo Tecnico sugli antidepressivi nei bambini e negli adolescenti e l’Aifa aveva condotto due metanalisi che hanno “confermato le problematiche di sicurezza“. 

Il Ministro Lorenzin ha perso due anni di tempo. Quanti bambini hanno assunto questo farmaco nel frattempo? Questa vicenda dimostra chi ha davvero a cuore la salute dei cittadini!

Lo scandalo della paroxetina era iniziato nel 2004 quando la Procura generale di New York aveva denunciato la multinazionale GlaxoSmithKline (GSK) per frode contro i consumatori per aver contraffatto i dati e diffuso informazioni false relative a uno studio commissionato nel 2001. 

La ricercatrice che lo aveva redatto era una “ghostwriter” pagata dalla stessa casa farmaceutica. Grazie a questo imbroglio la multinazionale GlaxoSmithKline (GSK) ha ottenuto milioni di euro di profitti facendo affari sulla salute dei minori. Ciò che sconcerta è il silenzio di una parte significativa della neuropsichiatria infantile, anche italiana, sullo scandalo. Questo potente antidepressivo è il 6° più usato in Italia.

Ecco una dichiarazione di Piernicola Pedicini che aveva raccolto la segnalazione della associazione “Giù le Mani dai Bambini” e, in tre lettere al Ministro Lorenzin, aveva denunciato la pericolosità della paroxetina.

“La salute dei cittadini non può essere terreno di sfida politica. Il Movimento 5 Stelle agisce con grande responsabilità quando si tratta di salute e guarda ai risultati della medicina basata sull’evidenza scientifica. Avevamo per questo segnalato per tre volte al Ministro Lorenzin, la pericolosità dei psicofarmaci a base di paroxetina nella fascia dei minori. Oggi siamo felici di costatare che L’Aifa ci dà ragione avendo contribuito a salvaguardare la salute dei nostri ragazzi”.

VIDEO: Video. Tutta la verità sulla paroxetina. Intervista a Luca Poma, giornalista scientifico UNANSI e portavoce “Giù le mani dai Bambini”.

Movimento 5 Stelle Parlamento europeo

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