OCCUPAZIONI ABUSIVE: MULTA E CARCERE FINO A 4 ANNI

Il decreto sicurezza modifica il reato di invasione di terreni ed edifici, inasprendo le pene per i promotori e gli organizzatori delle occupazioni abusive, che potranno anche essere sottoposti a intercettazione.

Occupazioni abusive

di Valeria Zeppilli – I promotori e gli organizzatori delle occupazioni abusive di immobili sono oggi assoggettati a pene più severe e all’utilizzo delle intercettazioni nelle indagini svolte nei loro confronti.

A prevederlo è il decreto sicurezza (d.l. n. 113/2018), in vigore dal 5 ottobre 2018, che ha modificato in tal senso, con gli articoli 30 e 31, rispettivamente l’articolo 633 del codice penale e l’articolo 266 del codice di procedura penale.

Occupazione immobili: pene più severe

La modifica del codice penale, in particolare, ha interessato il reato di invasione di terreni ed edifici, inasprendo le pene per i promotori e gli organizzatori dell’invasione e per coloro che la hanno compiuta armati, quando il fatto è stato commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, o da più di dieci persone, anche senza armi. In simili ipotesi si prevede, nel dettaglio, la pena della reclusione fino a quattro anni congiuntamente alla multa da 206 euro a 2.064 euro.

Si tratta di un aumento che permette l’applicazione delle misure cautelari diverse dal carcere e la possibilità, nel caso in cui il fatto sia stato commesso da una persona sottoposta a misura di prevenzione o fino a tre anni dalla sua cessazione, di aumentare ulteriormente la pena da un terzo alla metà e di disporre la custodia cautelare in carcere.

Per il resto la norma resta invariata e, quindi, nei confronti di chi invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, si applica la reclusione fino a due anni o la multa da 103 euro a 1.032 euro. Le pene sono invece applicate congiuntamente (con procedibilità d’ufficio e non a querela come nel primo caso) se il fatto è commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, o da più di dieci persone, anche senza armi.

Intercettazioni

Le modifiche apportate dal decreto sicurezza all’articolo 266 del codice di procedura penale, invece, fanno sì che oggi, contro chi promuove o organizza l’occupazione abusiva di edifici, è possibile fare ricorso a intercettazioni, siano esse telefoniche, ambientali o telematiche. Il che vuol dire inoltre che, alla luce delle recenti modifiche al processo penale, dal 31 marzo 2019 diverrà possibile anche ricorrere al captatore informatico, nei luoghi in cui vi sia fondato motivo di ritenere che si stia svolgendo l’attività illecita.

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Valeria Zeppilli – 31 ottobre 2018

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