Napolitano si è dimesso. Non lo rimpiangeremo. E’ stato costretto a risalire sul suo trono perché i partiti avevano troppa paura dell’avanzata del MoVimento 5Stelle. Anche lui. Per questo ha accettato e ha dato vita ad altri due governi non eletti dai cittadini.

Non rimpiangeremo un presidente che ha preteso la distruzione delle sue intercettazioni finite nell’inchiesta Stato-mafia, attaccando quegli stessi magistrati già nel mirino della mafia su ordine diretto di Totò Riina.

Un presidente che ha firmato tutto, ma proprio tutto, che non si è mai sognato di mandare indietro una legge-porcata: dal lodo Alfano al legittimo impedimento (ambedue dichiarate incostituzionali, alla faccia del ‘garante della Costituzione’), passando per la legge Fornero. Un presidente che ha usato il potere di grazia per motivi politici (Sallusti e il colonnello-rapitore Joseph Romano).

No, non rimpiangeremo Napolitano, primo presidente della Repubblica ad esercitare per due volte il proprio mandato. Se ne va uno dei grandi oppositori del M5S e garante unico dei partiti e dei poteri a loro collegati. La cosa migliore che Napolitano potrebbe fare è rinunciare a fare il senatore a vita, facendo risparmiare ai cittadini il suo stipendio dopo cinquant’anni a loro carico, e salutare la vita pubblica.

On. Angelo Tofalo